Descrizione
La porta "Filia" ed il tratto di mura ad essa adiacente è tutto ciò che rimane dell'antica cinta muraria che nel corso della storia venne più volte rifatta ed ampliata.
Sternatia era provvista di mura fin dal periodo bizantino e non fu "murata" solo nel 1334, quando, sicuramente ci furono deli lavori di ampliamento e di sistemazione delle fortificazioni. Sternatia era la Chòra bizantina di tutto il territorio circostante, dalla quale dipendevano molti altri paesi della zona, fra cui anche la stessa Galatina, che nel 1278 era un casale di Sternatia. Le mura furono poi ricostruite nel 1540 ad opera del famoso architetto militare Evangelista Menga di Copertino e nel 1566 dai maestri muratori putignanesi Andriolo de maestro Santo insieme al suo genero Stefano.
Le mura erano provviste di quattro porte, oltre alla porta "Filìa", all'estremità opposta di via Platea, oltrepassata un piccolo piazzale, si poteva trovare l'ormai distrutta porta "Lecce", un'altra porta si trovava ad ovest del paese, in prossimità di un altro piazzale, situato alla confluenza di via Santo Stefano, Via Apano e via Candelora, e può essere identificato con il cosiddetto "portaggio dell'Apano", anche se sicuramente avrà avuto un altro nome, più appropriato. La quarta porta si trovava in prossimità dell'antico castello e dell'attuale palazzo Granafei, ma di essa si è persa ogni traccia.
Il nome "Filìa" significa in greco "Amore", "Pace", "Amicizia". Attraverso questa porta si svolgono i riti principali della vita degli abitanti del paese ed essa è carica di significati legati alla tradizione e la vita sociale degli sternatesi. E' usanza, infatti, che il giorno del matrimonio entrino le spose con il corteo nuziale, a significare l'accoglimento della nuova famiglia nella comunità cittadina, ed è usanza anche che, sempre attraverso di essa, escano i morti, con il corteo funebre, all'epilogo della vita.
All'esterno della porta, sul lato sinistro, si legge la seguente iscrizione: COMUNE DI STERNATIA / CIRCONDARIO DI SOLETO / COLLEGIO ELETTORALE DI LECCE / DISTRETTO DI LECCE / PROVINCIA DI TERRA D'OTRANTO. Un'altra, uguale a questa, la troviamo all'ingresso di via Platea ed in origine doveva essere posta sull'antica porta Lecce.
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